La brutta copia di una parte de "L'ultima settimana di settembre" (che ho adorato) dello stesso autore. È il suo terzo libro che leggo e la sensazione è quella di aver casualmente indovinato, la prima volta, l'unico titolo -riuscito- di Licalzi. Mi sembra assurdo che la stessa persona possa scrivere cose così simili nella storia e nell'impostazione generale ma così differenti a livello emotivo! Che cosa mi aspettavo? Decisamente un libro migliore.