Prima GILEAD, poi LILA, infine CASA. Libri contigui da divorare anche in modo autonomo. Storie di resurrezione e di morte che evidenziano i danni di una religione palliativista. Dei tre, "Casa" mi ha segnato profondamente. Racconta di un modo ipocrita di perdonare. Il male è appena tollerato. Un padre finge di accogliere il figlio. La parabola del figlio che si prodiga, inutilmente. In "Casa" c'è la ricerca di un posto per gli spiriti inquieti.