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Anna è la sarta di «C'è posta per te». È una donna silenziosa, riservata, estremamente dedita al suo lavoro. Una donna che sa stare dietro le quinte. Mentre mette a posto gli abiti degli ospiti che sperano di riconciliarsi con qualcuno o di ritrovare un familiare di cui da anni non hanno più notizie, lei partecipa alle loro storie, le vive e si appassiona. Quel programma televisivo è tutta la sua esistenza. Per il resto, ha ben poco: abita in un appartamento popolare all'estrema periferia di Roma e la sua unica compagnia è quella di un gatto nero, Attilio, che trascorre le sue giornate acciambellato sulla poltrona del salotto. Ma la realtà è che ad Anna piace vivere quelle «vite degli altri» per non affrontare la propria. Nel suo passato, infatti, c'è un segreto che non ha voluto mai rivelare a nessuno, una sofferenza che affonda le radici in un'infanzia prigioniera di una mentalità troppo chiusa, in un amore sbagliato e in un addio straziante che ha gettato un'ombra incancellabile su tutto, chiudendole per sempre il cuore. Tante volte anche Anna ha pensato di scrivere al programma, per tentare di far ripartire la sua vita – cristallizzata e sempre uguale a se stessa – ma il muro che ha innalzato contro il mondo è ormai troppo alto. E mai è riuscita a scrivere quella lettera fino in fondo. Saranno proprio le storie degli ospiti di «C'è posta per te» a far sì che quel muro pian piano si sgretoli lasciando passare una luce di inattesa felicità. La lettera che non ti ho mai scritto è il primo romanzo nato da «C'è posta per te». Maria De Filippi ha selezionato le storie più significative, più toccanti di questi quindici anni. E Barbara Cappi, autrice del programma, le ha cucite magistralmente in un vero e proprio romanzo, in una grande storia coinvolgente ed emozionante, capace, proprio come il programma, di toccare le nostre corde più profonde, quelle che ci fanno immancabilmente commuovere.
Un libretto super publicizzato che è al pari di un Harmony ma mille volte più noioso. Se non fosse per la dicitura "Il romanzo di C'è Posta per Te" nessuno lo avrebbe letto, comprato o anche solo guardato... sconsigliato