La casa svedese: Un misterioso destino nel terribile inverno artico | Linda Terziroli
Durante la caccia ai trichechi dell'autunno 1872, alle Svalbard, centoventiquattro uomini, con i loro pescherecci, bloccati dal ghiaccio, chiedono aiuto all'esploratore finlandese Adolf Erik Nordenskjöld, che, però, non può ospitare tutti nel suo piccolo rifugio. Diciassette cacciatori di foca, scelti tra quelli senza famiglia, più giovani e valorosi, vengono inviati a passare l'inverno alla casa svedese, svenskhuset, a Capo Thordsen, nell'Isfjorden, un'abitazione ben equipaggiata con carbone, cibo, coperte, distante molti chilometri. Nella primavera successiva, nel1873, tutti i diciassette cacciatori sono ritrovati misteriosamente morti. Si pensa immediatamente allo scorbuto, frequente causa di morte nelle spedizioni artiche. Solo nel 2007, due coraggiosi ricercatori norvegesi decidono di riaprire il caso che li porta a una scoperta incredibile. Dal canovaccio di questa tragedia storica, l'autrice esplora i lunghi ed estenuanti giorni dell'ultimo inverno di questi giovani e forti cacciatori che, uno dopo l'altro, si sono misteriosamente ammalati e sono morti, nella casa svedese, tra atroci sofferenze e un umano desiderio di sopravvivenza. Lottando contro i fantasmi, la paura, la depressione e il dolore, nell'agonia estrema, dentro il cuore del gelido inverno artico. Senza poter ricevere aiuto.