Sono romano ma non è colpa mia | Enrico Brignano
Dici Brignano, dici Roma. Non c’è suo monologo che non ci cali nell’atmosfera della Capitale e, soprattutto, che non ne ritragga a colori vividi gli abitanti, i Romani de Roma. Perciò, misurandosi con il suo primo vero libro, Brignano ha deciso di offrire una guida comica per conoscere davvero la Città Eterna e capire perché i romani sono eternamente gli stessi. Lo spunto è la propria storia personale, raccontata fin dall’inizio, quando sua madre ebbe le doglie, impantanata nel traffico a bordo della Simca 1000 di zio, ma — siccome spesso, per interpretare l’oggi, è bene risalire alle origini — il racconto prosegue dipanandosi avanti e indietro nel tempo, in un percorso scintillante e irresistibile che risale fino al lontano passato di Romolo e Remo. Così, la ricostruzione umoristica dei principali eventi storici e un eccitante giro per monumenti in motorino — insostituibile compagno d’avventure nella Capitale — diventano illuminanti chiavi di lettura del modo di essere dei romani, soprattutto quando Brignano li mette genialmente a confronto con la cultura popolare degli stornelli — dove sembra che a Roma nun se faccia che magna’ —, degli insulti e della colorita parlata del Romano doc, di cui l’autore fornisce anche un indispensabile glossario. In parte autobiografia ironica e un po’ nostalgica, in parte passeggiata entusiasmante e tutta da ridere nelle glorie e nel ventre di Roma, questo libro è un ritratto senza precedenti che conquisterà romani e non. Perché, in fondo, siamo stati tutti allattati dalla stessa Lupa...